giovedì 11 dicembre 2008

Scienza e Fede


Dopo lo Studio del Timeo, della Geometria Sacra e della Genesi, mi sono imbattuto in questo bellissimo libro di Roger Penrose dove "si propone di offrire ai lettori una guida completa alle leggi dell'universo quali ci appaiono oggi. Il tema principale è la relazione tra matematica e fisica: la stupefacente armonia tra l'universo fisico e le idee matematiche che lo interpretano, e la bellezza di questa relazione arcana e misteriosa. E al termine di un percorso in cui descrive il comportamento delle minuscole particelle subatomiche così come dei buchi neri, Penrose evidenzia le tante domande ancora aperte e offre la sua personale visione del futuro di una scienza affascinante".

Nella continua relazione che lega la Scienza con la Fede, credo che ogni ricercatore debba necessariamente soffermarsi non solo sul Perchè di un Dio, ma soprattutto sul "Percome..." se posso usare quest'ultimo termine. La sapienzalità universale parte dal concetto di Dio astratto per poi avvicinarsi alle Leggi dell'Universo che regolano la vita dopo la morte.

Allora è opportuno "conoscere" per poter comprendere e per avere fede. Non mi stancherò mai di ripeterlo. L'autore non fa questo parallelismo ma ritengo che questo libro sia ottimo per chi non ha masticato Fisica e Matematica a livello scolastico o universitario. Scivola molto bene nelle spiegazioni anche se è un mattone da ben 1100 pagine. Non solo da leggere dunque ma da "studiare".

Non nascondo la mia grande impreparazione sull'argomento ma mi è di ottimo supporto per innumerevoli approfondimenti relativi alla geometria sacra, elemento portante della nostra Accademia.


"Vengono presi in considerazione alcuni concetti base per affrontare le questioni relative ai problemi di carattere fisico-matematico del resto del libro, quali verita’ matematica e dimostrazione. Viene anche richiamato il concetto filosofico di universo platonico, in cui le idee, che rappresentano gli oggetti reali che noi conosciamo – ivi compresi i numeri - acquistano una piena forma in termini di rigorosa definizione matematica.
L’autore propone anche una sua personale visione dell’universo, inteso non tanto come oggetto fisico, quanto come l’insieme di tre gruppi: la realta’ materiale, il mondo delle idee degli uomini ed il mondo platonico. Ipotizza inoltre un singolare loop in cui alcuni dei concetti all’interno di un gruppo possono essere conosciuti e quindi studiati ed interpretati da un altro gruppo, mentre altri risultano intangibili. Cosi’, per esempio, i concetti di numero e quadrato esistono nel mondo platonico, sono conosciuti nel mondo fisico e vengono studiati nel mondo delle idee. Esistono tuttavia concetti presenti solo all’interno del mondo platonico e non pensabili in quello fisico, e neppure in quello delle idee. Penrose definisce “misteri” questi differenti livelli di conoscenza per cui non sia possibile la piena conoscibilita’ e indispensabilita’ di ogni cosa in ogni gruppo. La fisica che tenta di spiegare nei capitoli successivi e’ questa: stabilire cosa e’ conosciuto e cosa e’ spiegabile mediante rigore matematico-sperimentale, ampliando e spingendo sempre oltre il confine tra il noto e l’ignoto."

INTELLIGO UT CREDAM !!!

R + C


Nessun commento: