sabato 22 febbraio 2014

La Cavalleria ... cresce.




Ed è Domenica. Una Domenica di sole qui a Prato che permette di allenarmi con il mio fedele amico Maximus. Si amico.
Si abusa spesso di questa parola e la si lega ad un significato che non dovrebbe avere in contesti normali. Ma me ne sono fatto una ragione già da anni a questa parte. L'esperienza della mia Associazione mi ha insegnato molto e mi sta continuando ad insegnare ancora tanto.

Mi fa aprire tanto il cuore verso chi merita e mi fa diventare completamente assente verso chi oramai ha perso la mia Stima... ed il mio appoggio.

Ma ora io guardo avanti come sempre. Ho avuto alla fine ragione di aspettare i famosi cadaveri che mi passassero davanti, e molti altri mi stanno passando proprio in questo periodo. Li guardo però con indifferenza non con vendetta. La vendetta fa stare comunque male, l'indifferenza invece, mi consolida, mi fortifica perché non mi fa perdere l'attenzione su di me, dedicandola ad altri che dovrebbero essere lasciati da soli.... come sto facendo.

E poi ci sono le grandi emozioni, le nuove amicizie che invece ti lasciano sperare in un futuro piu' sereno, senza costrizioni né compromessi. Persone che masticano di Storia, di Rievocazione e di grandi imprese. Persone che si avvicinano a me perché sono sulla stessa lunghezza d'onda e per cui non ho bisogno di insistere di trascinare, di far comprendere il senso di questo mio progetto. Non "prendono" soltanto, ma danno tantissimo col cuore ed incoraggiando con grande umiltà. Da loro io, ho da imparare tantissimo.

Ieri abbiamo realizzato un piccolo Stage di confronto sull'organizzazione del campionato di "Giochi d'Arme a Cavallo" a Modena presso il Centro Ippico La Fenice di Fausto Fregni. Un incontro di avvicinamento anche per lui, validissimo Istruttore di Equitazione, alla Giostra in armatura. Un test superato senza problemi sia per lui che per il cavallo, e ne vado particolarmente felice. Ora abbiamo un numero interessante di Cavalieri per proporre gare di un certo rilievo qualitativo. A volte non basta essere "Istruttori" di Equitazione. Come abbiamo potuto vedere nel campionato scorso persone che "si dicevano" all'altezza dell'insegnamento, poi alla fine, non riuscivano neanche ad andare correttamente in lizza, e finanche a colpire adeguatamente con la lancia. Ma questa, per fortuna, è storia passata.

Ora ci concentriamo sui "veri" Cavalieri, quelli che lo sentono dentro, quelli che lacrimano sudore negli esercizi, quelli che vogliono dare... e non pensare solo a se stessi....

Sono veramente felice, Se Dieu Plait....


R.C.


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