mercoledì 2 aprile 2014

Cavalli da Guerra Rinascimentali - FRISONI

Maximus (Frisone) - di Cap. Roberto del Regno di Napoli

Oggi parliamo di uno degli argomenti piu' discussi in questi due anni, cioè da quando comprai il mio amico e Destriero Maximus (Frisone): l'utilizzo di razze incerte nelle rievocazioni medievali e rinascimentali.

Premesso che negli ultimi cinquecento anni ci sono state decine di manipolazioni ed incroci di razze tanto da non avere al 100% una purezza tale tanto da farla risalire perfettamente al Rinascimento, c'è da dire che il Frisone veniva spesso esclusivamente etichettato come "Cavallo da tiro". Notizia parzialmente vera, non c'è ombra di dubbio, ma alcune importanti fonti che vanno dai Romani con Vegetius fino a Carlo V d'Asburgo, fanno riferimento all'utilizzo di questa razza anche in Guerra.

L'imperatore Carlo V infatti (1516-56) con la sua espansione in Olanda, ha notato e perfezionato il Cavallo locale frisone. Quest'ultimo fu insanguato con i cavalli spagnoli durante l'occupazione del XVI secolo mantenendo comunque la morfologia autoctone prendendo il meglio da entrambe le razze. Questa razza è spesso menzionata da Blundeville (1593 *) e Markham (1617) che nonostante lo criticassero per la sua testardaggine, lo ammiravano come vero e proprio cavallo da guerra.

Lo stesso Newcasle (1737) stimava molto questa razza prediligendolo per la guerra nonostante il difetto della "testardaggine". Appena 200 anni prima il Ferrarese Cesare Fiaschi inseriva il Frisone nelle razze pigre prediligendo quelle "in voga" spagnole.

In ogni caso il Frisone era considerato ottimo in guerra ed ampiamente documentato ed utilizzato.

(*)Il suo libro sulla equitazione, l'Arte di Ryding e breakinge cavalli greate , fu pubblicato intorno al 1560 ed è il primo lavoro su dell'equitazione pubblicato in inglese. Si tratta di un dizionario ridotta e adattata, fatta su suggerimento di John Astley, di Gli Ordini di cavalcare da Federico Grisone , ed è diretto verso l'uso di cavalli in guerra. Ha seguito con Gli uffici chiefyst Fower appartenente alla Horsemanshippe (1565-6), che comprendeva una traduzione riveduta del Grisone insieme ad altri trattati.  


Note e Fonti:

-The War Horse (1250 - 1600), Ann Hyland
- T. Blundeville, Four Chiefiest Offices belonging to Horsemanship (1593)
- G. Markham, Cavalrice (1617)
- Marquis of Newcastle, Method de Dresser les Chevaux (1737)



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