giovedì 20 dicembre 2007

Ancora B. Russell...



Di B. Russell ho già avuo modo di parlare qualche tempo fa quando abbiamo discusso dell'introduzione alla filosofia Matematica. Un autore che da quando avevo 18 anni ho seguito con circospezione ritrovando molto spesso, pur essendo Cristiano osservante, molte linee comuni all' AGNOSTICISMO. Soprattuto in merito alla Filosofia.


La Religione senza la Scienza è zoppa. La Scienza senza la Religione è cieca.

Questa frase però identifica il mio pensiero. Benchè Russel l, non credese in Dio e non gli desse particolare identificazione o devozione, io invece sono del parere che Scienza e Fede si intreccino incontrovertibilmente. Ma ne parleremo in un altro post, quando ridiscuteremo delle Cattedrali Gotiche e dei Templari.


Oggi mi volevo soffermare su un libricino, letto in un fine settimana. "Libricino" si fa per dire, in quanto densissimo di concetti attuali benchè fosse stato pubblicato nel 1952 sull'impatto della Scienza che ha avuto e che ha sulla società e su come l'uomo deve porsi nell'utilizzo della tecnologia come "attore" e non come "spettatore".


Questa la recensione:


Il tema di questo saggio, risultato di una serie di conferenze tenute da Bertrand Russell prima al Ruskin College di Oxford poi alla Columbia University di New York, è quello del rapporto tra scienze e società, un tema che risulta ancora di grande attualità. Russell, premio Nobel nel 1950, evidenzia i vantaggi e i pericoli dello sviluppo scientifico e tecnologico. Da un lato vede la scienza come grande strumento di emancipazione dell'umanità, dall'altro denuncia, con un occhio alle tendenze totalitaristiche del Novecento, il pericolo del controllo dei comportamenti e quello ancor più grave della manipolazione delle coscienze.


L'impatto della scienza sulla società
B. Russell
Ed. Menti Dinamiche
Euro 7,90


Dominus Iesus Rex Obstitum Numen


RC



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