domenica 13 aprile 2008

Il Codice perduto di Archimede di Reviel Netz - William Noel

Salve a tutti coloro che mi seguono,

sono stati giorni molto intensi pel l'inaugurazione a Napoli della seconda scuola di Scherma Medievale oltre quella di Prato. Abbiamo avuto qualcosa come 14 iscritti piu' una serie di interessati soprattutto agli studi e formazione Cavalleresca. Vado molto fiero di questo progetto soprattutto grazie agli amici e Fratelli che mi stanno appoggiando. A breve farò una recensione specifica sulla cosa. Nel frattempo vi posso anticipare che il 24 Aprile avremo la seconda presentazione con Allenamento dove saranno presenti anche i Media molto interessati all'evento sulla zona di Napoli.

Sono immerso contemporaneamente nella lettura e studio di alcuni libri (non mi leverò mai il vizio di concentrarmi su 3 libri contemporaneamente invece che uno soltanto. A parte il libro di Sergio Costanzo, RECINTI SACRI, sto affrontando la METAFISICA di Avicenna, ma il terzo, un libricino apparenetemente insignificante, sta destando molto la mia attenzione.


Si chiama : Il Codice perduto di Archimede di Reviel Netz - William Noel .



Dal titolo ci si può rimandare alla miriade di libri usciti con il nome CODICE, dopo appunto il Codice da Vinci, mente invece è un Saggio Storico, inerente il ritrovamento di un Palinsesto di Archimede riguardante suoi importanti originali scritti.


Ecco la recensione... ve lo consiglio in quanto scivola davvero bene.


Gerusalemme 1229: mentre Federico II di Svevia scaccia i musulmani dalla città, un amanuense sta completando un libro di preghiere destinato al monastero di San Saba, nel deserto del Sinai. Scrive su vecchie pergamene riciclate, fogli di codici bizantini in cui si conservavano le copie di antichi testi greci. New York 1998: un anonimo miliardario si aggiudica all’asta quel libro per due milioni di dollari. Che cosa può rendere tanto preziosi quei vecchi fogli divorati dalla muffa? Al loro interno, cancellati e ricoperti dalle preghiere medievali, si nascondono le parole e i disegni di Archimede di Siracusa, il grande matematico greco: brani inediti, destinati a rivoluzionare la storia della scienza occidentale, e diagrammi identici a quelli che Archimede tracciava sulle sabbie siciliane nel III secolo a.C. Riportarli faticosamente alla luce sarà la missione di un team di scienziati e accademici cui il facoltoso acquirente ha affidato il libro. Sono questi i due piani narrativi su cui si sviluppa “Il codice perduto di Archimede”.
Da un lato l’incredibile storia del manoscritto ritrovato e dei testi che contiene, una storia che attraversa oltre due millenni, dalla Siracusa alleata di Annibale contro i Romani alle biblioteche dei papi e degli umanisti del Rinascimento, dalla sfarzosa Costantinopoli del X secolo alla tetra Parigi occupata dai nazisti. Dall’altro, l’avvincente avventura intellettuale e tecnologica che sta facendo resuscitare quei testi, uno sforzo interdisciplinare che coinvolge esperti di elaborazione di immagini digitali e paleografi, storici della scienza e conservatori di manoscritti antichi.
Al centro di tutto svetta la figura di Archimede, il cui genio matematico emerge ancora più imponente da ciò che si è scoperto nel codice: un uso del concetto di infinito che precorre l’invenzione del calcolo infinitesimale nel XVII secolo e la formalizzazione della teoria degli insiemi all’inizio del XX. In un momento in cui il termine ‘codice’ ha assunto, anche in letteratura, le valenze più diverse, “Il codice perduto di Archimede dimostra che la verità storica e scientifica nascosta in un manoscritto antico può essere molto più affascinante di qualsiasi fantasia.
Intelligo Ut Credam
Roberto C.

Nessun commento: