Ieri ero con i miei Compagni d’Arme al Castello delle Aquile a Fiesole per i consueti allenamenti. Ci siamo poi trattenuti per l’Accademia ed ho visto nei loro occhi l’interesse e la fiamma accesa della conoscenza. Come era romantico e piacevole disquisire su Lullo e sull’Ordine della Cavalleria all’interno della Sala dedicata all’Accademia guardando fuori di tanto in tanto dalla gotica finestra, e ammirando Firenze, illuminata dalle luce della sera.
A volte mi scoraggio, rallento e mi perdo dei meandri delle mille attività in cui sono coinvolto, ma il tutto mi viene ripagato quando dai miei Fratelli ho sguardi di consenso e di partecipazione. Mi stimola a non fermarmi e ad insistere su ciò che stiamo costruendo giorno dopo giorno. Florentia sta crescendo sia marzialmente che accademicamente e tutto ruota finalmente nel percorso cavalleresco frainteso e strumentalizzato dai membri allontanati dalla che avevano scambiato la nostra Associazione come una Sala giochi. Ora tutto è stabilizzato, con i pochi ragazzi che ci sono, ma sinceri nel cuore e nell’anima.
Importante e toccante è stato disquisire su San Bernardo e sui livelli dell’Amore. Argomento cosi attuale oggi per chi vuole trovare una dimensione spirituale appagante. Concetti apparentemente difficili da comprendere, ma divenuti cosi semplici nella loro esplicazione davanti alla magnifica Firenze ispiratrice. Non è un caso che il baricentro delle operazioni si è leggermente spostato in Toscana prevedendo culturalmente una serie di prossimi incontri Accademici al Palazzo della Signoria in cui discuteremo del Rinascimento e della Cultura Medicea.
Un vero godimento, credetemi. Ringrazio i miei membri, tutti coloro che mi spingono a insistere… e ringrazio FIRENZE che mi guarda dall’alto della sua Storia e della sua Cultura.
Un inchino….
Cap. Roberto d’Amalfi
Real Casa Normanna d’Altavilla
Compagnia dell’Aquila Bianca
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