sabato 8 gennaio 2011

Islamizzazione.... lento processo inarrestabile?


Nella mia pagina di face book, all’indomani dell’ennesimo attentato ai Cristiani, ho inserito un sondaggio nel quale cercavo di comprendere quali e quante potevano essere le preoccupazioni in merito “all’ islamizzazione silenziosa” operata in questo ultimo periodo.
Come ben sapete è quasi operativa la Moschea di Colle val d’Elsa presso Siena e quella di Torino. La prima è finanziata dal Monte dei Paschi di Siena (poi vorrei capirne il motivo, e la seconda dallo Stato del Marocco.
Dagli interventi ricevuto si consegue che:
- Lo stato Italiano essendo uno stato LAICO “deve” legittimamente permettere la creazione di strutture dedicate a qualsiasi culto. Quindi il tutto si risolverebbe in una questione puramente legale: lo Stato lo permette, quindi può essere fatto.

- I finanziamenti sono avvenuti da fonti esterne allo Stato senza gravare sulle casse dei Cittadini. Quindi anche qui un punto a favore per la realizzazione della Moschea.

- L’incidenza della popolazione islamica è in sensibile crescita e si necessita di strutture piu’ dignitose per la pratica del loro culto.

Ma quali sono le obiezioni in merito?

 
- Non esiste una “Istituzione” islamica e quindi ogni IMAM è indipendente senza seguire alcuna linea guida

- I Fondamenti del Corano e della Jihad mirano esplicitamente a convertire anche “con la forza” tutto il mondo.

- Non esiste reciprocità: i Cristiani vengono quotidianamente attentati alla libera pratica del loro culto. Non può esistere reciprocità perché ovviamente non essendoci un’ISTITUZIONE islamica, non si saprebbe con chi confrontarsi istituzionalmente, fermo restando che i vari stati a conduzione musulmana dovrebbero GARANTIRE essi stessi la libertà di culto. Cosa che non fanno…

- Nella piena della Libertà del nostro Stato ci si dovrebbe “rassegnare” ai principi demografici secondo i quali entro 30 anni l’EUROPA sarà maggiormente di cultura ISLAMICA. C’è da dire che storicamente anche le CROCIATE medievali arginarono anzitempo l’avanzata ottomana. A qualcuno fa piacere o per lo meno è disinteressato a comprendere che una cultura ISLAMICA predominante un giorno nel nostro STATO cambierebbe anche l’aspetto CIVILE e DEMOCRATICO che nei secoli abbiamo raggiunto. Non mi risultano STATI attualmente a conduzione ISLAMICA che siano democratici….

Ne emerge quindi una situazione nella quale, dopo il sondaggio, non esistono reali preoccupazioni da parte del popolo, o che per lo meno non riesce a reagire adeguatamente. Oggi sono diventati Tabù molte discussioni che non solo non possono essere palesemente affrontate, ma che se gestite pubblicamente ti compromettono completamente la reputazione additandoti come fascio-comunista o ancor peggio nazista-razzista.

Affermare che l’incremento demografico islamico da una proiezione di completa maggioranza tra pochi anni dei suddetti, capovolgendo l’attuale assetto occidentale, può significare per qualcuno che chi affronti questo problema è piu’ preoccupato per un problema razziale che sociale.
Io tuttavia insisto nel cercare di difendere la mia identità occidentale, non attaccando le altre culture, ma semplicemente proteggendo la propria. Oggi purtroppo, con la definizione di “Stato Laico” non siamo piu’ padroni nel dire che la nostra Terra dovrebbe mantenere la sua collocazione intrinseca di tradizioni, culture ed identità accumulate da piu’ di 5.000 anni di Storia. Lo “Stato Laico” è diventato non solo ANTI CATTOLICO, ma soprattutto ANTI SPIRITUALE, dove per Laico oggi, si vuole intendere un individuo che rifiuta ogni riferimento al passato religioso del nostro paese.
Questa lenta cancellazione, cominciata con l’illuminismo, ha avuto nel tempo moltissimi artefici e sostenitori. Oggi questo lento ed inesorabile passaggio pare stia avvenendo anche grazie all’aumento demografico di cui sopra, che “matematicamente” ci farà ritrovare a breve in un territorio a maggioranza ISLAMICA con tutto quello che ne consegue nei futuri assetti politici ed economici. Come è ben evidenziato in questo video:



A voi le conclusioni dunque….

Cap. Roberto da Amalfi

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