La Compagnia dell’Aquila Bianca vola alto anche in ambito culturale
con il primo dei tantissimi appuntamenti che realizzerà con il Museo
Stibbert di Firenze. Ieri pomeriggio grazie alla grande
affluenza, abbiamo avuto il timore addirittura di non poter fare entrare
i nostri sostenitori e visitatori. Con molta pazienza e grazie alla compostezza
di questi ultimi, siamo riusciti a svolgere correttamente tutto il programma
nei tempi e modi stabiliti con la Direzione.
L’incontro era stato strutturato per coinvolgere gli interessati
con una comunicazione vivace ma approfondita, sull'argomento dell’Equitazione
Rinascimentale, disciplina che stiamo da tempo sviluppando sul territorio
Nazionale con la Federazione Fitetrec Ante. Alle 16.00 puntualissimi abbiamo iniziato
la visita didattica al Museo soffermandoci particolarmente sull'Armeria della
Fondazione. Circa 70 persone ci seguivano estasiati nel vedere un simile
splendore, scorgendo negli occhi di alcuni bambini una meraviglia e una
contentezza unica. Molti di noi che eravamo li, nonostante fossimo già stati in
quella magnificenza, avevamo lo stesso continuo stupore che mai si affievolisce
nel tempo. Ho cercato di trasferire con la mia consueta passione i tratti
salienti della grande opera di Federigo Stibbert descrivendo le sale, le armi e
le armature con un interattività col pubblico molto collaborativo. Non sono
mancati interventi e domande che hanno evidenziato un grande interesse nel giro
didattico in questione. Dopo un’oretta di visita ci siamo avviati verso la sala
Conferenza opportunamente arredata per l’occasione.
Utilizzando come filo conduttore proprio le Armi ed Armature
incontrate nel Museo, abbiamo discusso sull’origine dei Tornei e Giostre fino
ad arrivare all’attuale situazione Internazionale in cui tale disciplina sta
iniziando a farsi riconoscere. Anche in questo caso il pubblico era attento e
sveglio e questo devo dire mi ha moltissimo gratificato. Non è raro nelle
conferenze “storiche” vedere gente che distoglie lo sguardo o che si distrae
ripetutamente in quanto non coinvolta nella discussione. In questo caso invece
anche le domande finali hanno animato l’incontro rendendolo fluido e
partecipativo.
Ad onorarmi affiancandomi nella discussione, c’era il mio caro
amico Don Ettore d’Alessandro di Pescolanciano,
delegato per la Toscana dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio che dopo una corposa introduzione
sulla nobile origine della propria famiglia, è arrivato al secondo momento
importante della conferenza: il Trattato Equestre di Don Giuseppe d’Alessandro di Pescolanciano, che nel
1711 diede alla luce una delle piu’ importanti opere inerenti l’equitazione, la
scherma e la poesia. Ettore d’Alessandro ha voluto altresì onorarci
portando la copia originale del trattato ed alcuni altri scritti del proprio
avo. Personalmente ho presentato la copia redatta con la mia prefazione e
commento che verrà proposta a breve per una pubblicazione nazionale.
Terminata la conferenza ci siamo tutti avviati poi verso un
caloroso Buffet organizzato dalle nostre Dame
dell’Aquila Bianca che
ha reso possibile un convivio ricco di importanti pubbliche relazioni tra gli
invitati.
Un lavoro decisamente costruttivo dunque avente come fine la
promozione della Cavalleria in ogni suo aspetto soprattutto in ambito culturale
con il recupero di Trattati che hanno scritto la storia dell’equitazione
medievale e rinascimentale. Un primo passo di tanti altri che come Associazione
ci avvieremo concretamente a realizzare.
Nella speranza di non dimenticare nessuno volevo personalmente
ringraziare alcuni importanti ospiti come Andrea Claudio Galluzzo,
l’Associazione Storica Ordo Civitas Pisarum, i nostri fedelissimi amici della
Compagnia del Drago Verde di Firenze, tutti i Cavalieri dell’Ordine
Costantiniano di San Giorgio, l'amico e fotografo Marco Iacono, l’amico e
collaboratore Luigi dell’Associazione Storica Lega Italica 1454, la giornalista
di Cavallo Magazine Maria Cristina Magrì, la nostra Federazione Fitetrec Ante,
l’Asociacion de Alta Escuela Espanola in Italia ed ovviamente tutta la
struttura del Museo Stibbert con particolare riferimento alla disponibilissima
Dott.sa Di Marco con la quale siamo già in organizzazione per un ben piu’
importante impegno da realizzare in sede in una prossima occasione! Non per
ultima Susanna Tartari dell'Associazione Nazionale Rievocare che anche se a
distanza ha fatto sentire la sua calorosa partecipazione.
Non posso esimermi dal ringraziare inoltre tutte le Aquile che come al solito hanno sentito col
cuore questo impegno lavorando e gestendo il tutto nel migliore dei modi. A
conclusione della serata siamo tutti andati a casa di un nostro Cavaliere, Enrico
delle Due Sicilie a
festeggiare e mangiare accompagnati bevendo dell’ottimo Chianti…(e non solo)
in Compagnia!
Un inchino a tutti voi, alla prossima conferenza ed al prossimo
impegno... fiero di essere un'Aquila Bianca.
Roberto Cinquegrana
Nessun commento:
Posta un commento