domenica 20 giugno 2010

Ed iniziò la Storia...


C’era una volta in cui, finito l’Ordine del Tempio per mano dei Colonna, i Cavalieri devoti si riorganizzarono animati dal compiere grandi missioni in nome della Chiesa, della Rosa e del Nodo. Radunati al Castel dell’Ovo, avevano le lacrime nei propri occhi, consci che quella promessa, che quella missione, li avrebbe riportati alla luce… per cercare la luce. Si chiedevano ripetutamente cosa Dio volesse ancora da loro, che persa ogni speranza erano sgomenti e demotivati. Erano giovani, nobili e Cavalieri. Un solo laccio, una sola promessa quel giorno uguale per tutti uniti nella gioia e nella speranza nel giorno della Pentecoste. Un’Apocalisse… una fine tragica avrebbe portato l’ordine nel caos. Una fine dopo un inizio… un inizio dopo una fine.

Riuniti con i loro mantelli bianchi, seppero camminare a testa alta in una giornata calda ed assolata, dove i riflessi del mare alimentavano nuova energia nei loro cuori. Guglielmo guardava un gabbiano volare entrando nella cappella ed una lacrima gli scendeva fine sul viso. Una lacrima di gioia e di dolore. Guardava i suoi cavalieri e fratelli cercando i loro sguardi fieri e decisi stringendo con la mano sinistra il pomo della sua spada al fianco. Le armature brillavano, i loro abiti coloravano l’ambiente e le araldiche e Gonfaloni echeggiavano nella sala gremita di gente.

Disposti su due file, attesero il Vescovo ed il loro Signore per la Cerimonia. Alcune donne piangevano cercando anche loro gli sguardi dei loro nobili mariti. Napoli era gloriosa, viva. Il popolo credeva in loro, perché per loro essi operavano. Servivano Dio e Napoli in una ricerca che non ha mai avuto fine da allora fino ai nostri giorni.

Guglielmo per tutti, salì sull’altare accanto al Vescovo, strinse il suo laccio rosso e simultaneamente tutti i Cavalieri fecero lo stesso abbassando lo sguardo, mentre il Vescovo alzava il Calice.
Poi si abbassarono sul ginocchio sinistro ed ebbero la benedizione nella commozione generale…

Ed incominciò la Storia che umilmente stiamo affannosamente cercando di portare avanti.


Cap. Roberto da Napoli

Confraternita del Nodo e dello Spirito Santo


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