martedì 28 settembre 2010

Orgoglio delle Aquile....

Non ho parole…

Un sogno che si è materializzato dopo innumerevoli mesi di sacrifici, prove, delusioni e sofferenze. Un evento che non poteva andare meglio per qualità e quantità soprattutto di Pubblico che concentratosi anche per l’evento che ci ha ospitato, il Palio degli Asini, ha contribuito ad esaltarci nella nostra umile performance.

Eravamo tutti molto tesi, soprattutto perché le condizioni meteorologiche non lasciavano sperare secondo le previsioni: temporale. Invece a parte qualche annuvolamento momentaneo la giornata è stata addirittura particolarmente calda ed assolata. Montato il campo, l’attenzione è caduta sulla riunione dei Cavalieri per un ripasso delle Regole da adottare. Abbiamo recuperato piu’ o meno le regole internazionali dove davamo come punteggio 3 punti allo scudino portato alla sinistra del Cavaliere, 1 punto su tutto il dorso e spalla destra, e penalizzazione di 3 punti se colpiti alla testa. Anche le lance opportunamente modificate alla punta con legni piu’ teneri come la balsa, ci ha permesso di realizzare il tutto in completa sicurezza.

Si arriva molto velocemente all’orario del torneo e cominciamo a preparare i cavalli con le rispettive Gualdrappe nuove per l’occasione realizzate. La mia, posata su Moonlight, cavallo gentilmente offertomi da Tristano di Casa Hirta, era particolarmente affascinante ed elegante con il rosso della gualdrappa che spiccava sul suo manto nero con in evidenza l’araldica della Compagnia. Il mio cuore cominciava a palpitare nonostante le prove, nonostante gli allenamenti… cominciavo ad avere timore.

La gente aspettava ansiosa, e vedendoci montare le armature vedevo nei loro occhi grande gioia per un evento che dalle nostre parti non siamo assolutamente abituati ad offrire. In particolare mi colpivano i bambini che quasi non parlavano tanto che erano rapiti dalle nostre attrezzature e dai cavalli. Questo mi ha ripagato di piu’ di ogni altra cosa. Credetemi.


Saliamo con le armature sui rispettivi cavalli, qualche giro a Galoppo per riscaldarli e per verificare la risposta a “partenza da fermo”. Il mio cavallo era davvero buono, forse fin troppo, in quanto non ero in grado di farlo partire velocissimamente a galoppo ma necessitavo di qualche metro in piu’ per poterlo tenere a regime. Un cavalo docile, dolce e tranquillo. Quello che ci voleva per una prima Giostra che era tutta da gestire sotto il profilo psicologico piu’ che agonistico. Il primo obiettivo era infatti di non farci male, il risultato non contava e a mio avviso, nonostante il punteggio finale che mi ha premiato, nella sostanza non ha contato, in quanto considerato il tutto un Test definitivo piu’ che una gara agonistica.

Con le presentazioni dei relativi Cavalieri, la gente gridava ed esultava. Io non capivo piu’ nulla chiuso nella mia armatura e con il cuore a mille cercavo solo di non crollare…

Ci posizioniamo dunque per il primo scontro: Roberto vs Tristano. Non ci sono davvero parole per definire la bellezza dell’armatura di Tristano che avevo di fronte, con la sua Gualdrappa, le sue piume e gli ornamenti che lo evidenziavano enormemente. Ma soprattutto avevo di fronte un grande cavaliere che mi ha insegnato tanto in questo periodo e a lui va tutta la mia riconoscenza per questo progetto realizzato. Il primo scontro è lento e lo si ripete. Il secondo c’è un grande impatto dove ambedue spezziamo le lance ma su punti diversi del corpo. Grande emozione, grande suspense nei pochi secondi di galoppo che hanno separato la partenza dall’impatto… poi il buio. Una frazione di secondo in cui tutto si ferma. Respiro, cuore ed anima si annullano nel momento in cui cerchi di prendere la mira per colpire il tuo avversario.. e poi SBAAAANG!!! Grandioso… semplicemente grandioso.

Da li tutto è piu’ chiaro, si prende forza, consapevolezza e coraggio. Dentro di me una voce mi caricava incitandomi a stare tranquillo che tutto poteva e doveva andare liscio. Tutto era in sicurezza nonostante fosse cosi spettacolare.

Da li a breve si susseguono tutti i combattimenti in un’apoteosi di applausi, incoraggiamenti ed inni delle Compagnie. Si prova e si riprova, e quando tutto è finito, il pubblico esalta i vincitori che si lasciano ammirare in un giro baldanzoso nella lizza salutandoli affettuosamente. Tutto è filato liscio come Dio ha voluto.

Ho quindi realizzato un sogno come singolo e credo anche come Compagnia. Vedevo i miei ragazzi che si son sacrificati molto nel fare in modo che tutto andasse per il verso giusto, molto orgogliosi dell’ennesimo successo del nostro gruppo. Devo infatti dare un grande GRAZIE alla collaborazione di tutti loro che con enorme pazienza mi hanno aiutato a fare praticamente tutto senza dover dire loro nulla, autonomamente. Aquila Bianca in soli 2 anni ha raggiunto traguardi assurdi, impensabili, ma solo perché ci abbiamo creduto tutti, e tutti hanno contribuito affinchè le attività fossero gestite nel migliore dei modi accomunati da questa grande passione.

Dedico questa esperienza a due dei miei ragazzi che stanno combattendo battaglie piu’ grandi della mia: Giorgio e Ermete. A loro vanno le mie preghiere affinchè la loro guerra possa concludersi come dovuto con una grande vincita. Ma sono Aquile e non posso aspettarmi che un tale risultato. Un inchino alla loro bontà ed umiltà.

Un grazie speciale a Francesco che ci ha fornito l’esemplare servizio fotografico, a Marta per i video che ci permetteranno di correggere i mille errori del nostro Test, alla Compagnia “Torre dei Falchi” per tutta l’organizzazione e per Moonlight, a mia moglie… che rimasta a casa per ragioni familiari era preoccupatissima del tutto. In suo onore e per sua benedizione, durante la Giostra, mi son legato al braccio destro il suo cordone bianco/rosso come porta fortuna.

E di fortuna ne ho avuta tanta e per questo ringrazio devotamente anche Dio.

Un inchino a tutti Voi scusandomi se mi son lasciato trasportare dalle emozioni nella recensione di tale evento e se ho dimenticato di ringraziare qualcuno in particolare…

Cap. Roberto del Regno di Napoli
Compagnia dell’Aquila Bianca

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