domenica 26 giugno 2011

Torneo Internazionale di Moncley - Francia


Cari amici e sostenitori,

mi scuso se non son riuscito a realizzare prima la recensione dell’evento di Moncley in Francia, ma quando son tornato da questo impegno mi sono immerso nel lavoro.

Cominciamo nel dire che Cristiano da Venezia continua ad evidenziare la sua grande forma con il suo prestigiosissimo terzo posto nella disciplina “spada e scudo”. Non amo fare polemiche ma quest’anno i francesi si sono messi di impegno per ostacolarci (in buona fede o cattiva fede) in quanto è stato palese per tutti che Cristiano sarebbe dovuto salire probabilmente nel gradino piu’ alto del podio, ma moltissime “sviste” arbitrarie lo hanno bloccato all’onorevole terzo posto. Ma noi italiani siamo unici in questo e non abbiamo sollevato alcuna obiezione riservandoci eventualmente in separata sede di denunciare tramite video le presunte irregolarità suddette. In ogni caso Cristiano, con i suoi 4 bulloni nella spalla, ha offerto grande spettacolo agli intervenuti dando prova di abilità, tecnica e grande potenza fisica. Un vero onore averlo tra le nostre fila.

Come ben sapete Moncley è soprattutto Giostra a cavallo con il suo mondiale delle nazioni e non posso esimermi dall’evidenziare che per me è stata un’esperienza unica, breve ed intensa che mi ha permesso di entrare a far parte di questo grande mondo con tempi di preparazione non ottimali. Ma non potevo mancare a questo evento. Ho preferito non portare come prima volta il mio cavallo, grazie anche alla disponibilità dei francesi che mi hanno offerto uno dei loro. Quest’ultimo però non si è dimostrato all’altezza della situazione e dopo le prime prove di “gioco” questo buon cavallo non ne ha voluto piu’ sapere di muoversi neanche con il legittimo proprietario. Per me si preannunciava un forzato ritiro nonostante nelle prime prove stavo andando molto bene, se non era per gli olandesi che gentilmente mi mettono a disposizione per la Giostra uno dei loro cavalli. Nel pomeriggio del sabato in un momento di grande confusione con l’ingresso in campo di tutti i cavalieri, io non avevo ancora il mio cavallo, e sopraggiunto quest’ultimo accompagnato da un grande Cavaliere olandese, non ho avuto né il tempo né il modo di settare la sella che era molto piu’ lunga di staffe del dovuto. Tant’è che ho iniziato ugualmente a scendere in lizza dimostrando comunque da subito che la lancia veniva posta dove “doveva essere posta”, e uno dopo l’altro son riuscito a rompere la lancia seppur portando una penalità per averla lasciata cadere al terzo impatto. Nel secondo invece mi son trovato per terra grazie alla giravolta della sella non allacciata bene. Una caduta paurosa ma che non ha portato alcuna conseguenza nel proseguo delle attività. Ho totalizzato 7 punti che mi avrebbero portato alle finali della domenica. Purtroppo quello stesso cavallo doveva essere utilizzato dagli olandesi e quindi mi son dovuto ritirare per assenza del mio prezioso destriero….



Nonostante tutto abbiamo avuto tantissimi complimenti dagli olandesi, tedeschi e Belgi che ci hanno subito invitato ai loro eventi/torneo contenti di avere l’Italia nella rosa dei Cavalieri che avrebbero gareggiato. Moltissime amicizie e soprattutto tanto calore cavalleresco in uno degli eventi per noi piu’ importante dell’anno. Rimaniamo quindi molto soddisfatti consapevoli che nella giostra siamo gli ultimi degli ultimi, ma che ci sono ottime premesse per farci sentire fin da subito nelle prossime competizioni cavalleresche.

In merito all’Aquila Bianca posso certamente affermare che grande armonia ha regnato nel campo dove la sera ci si riuniva attorno al fuoco a parlare delle nostre epiche imprese con un gruppo che sta diventando giorno dopo giorno sempre piu’ affiatato. Penso alle danze fatte insieme a tutto il campo…. a Francesca della Militia Bolognese con la sua frizzante compagnia, penso a Paolo con la sua grande umiltà e disponibilità, penso alle nostre rispettive famiglie che ci hanno accompagnato e condiviso con noi gioie e dolori di questa impresa. Penso a tutti i ragazzi che non son potuti venire ma che ci hanno spronato e sostenuto con messaggi e telefonate. A tutti voi, miei cari fratelli d’arme, dico GRAZIE.

Grazie di condividere con noi questo grande sogno chiamato AQUILA BIANCA!!!

Roberto del Regno di Napoli
Compagnia dell'Aquila Bianca





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