venerdì 15 novembre 2013

Fiera Verona 2013... qualche spunto di riflessione



Ed è passata già una settimana da Fiera Verona Cavalli in cui non ho avuto un attimo di tempo di riprendere fiato visto il mio lavoro che è partito in quarta già da lunedì scorso. Dopo soli 7 giorni o poco meno, si fanno i primi bilanci di questa grandissima esperienza veneta. Sono frastornato dai contatti, dalle nuove amicizie e dalle mille opportunità che ci si aprono dinanzi avendo sancito con la nostra Scuola la reale appartenenza al mondo dell'Equitazione Nazionale ed Internazionale con il Dipartimento di Arte Equestre Rinascimentale della Federazione Fitetrec Ante.

Chi ci segue, già conosce i nostri risultati avuti specialmente in questo ultimo anno, avviati oramai da tempo con un lavoro "matto e disperatissimo". Ma con Verona si mette un punto alla prima fase di lavoro dove oramai tutti hanno confermato la nostra presenza e professionalità. Un punto che non è certo di arrivo... ma di partenza. Da qui in poi dobbiamo dimostrare con altrettanto duro lavoro che questa Disciplina Antica può essere alla portata di tutti, sancendo ed evidenziando la Rinascita della Scuola Italiana con il recupero dell'Antica Arte Rinascimentale Napoletana.

Portando tutto il rispetto per le influenze per le grandi scuole ispaniche, austriache o portoghesi, è venuto il momento di rilanciare la nostra identità. Ho conosciuto Maestri di Equitazione con il latente desiderio di far riemergere la nostra Storia, ma dubbiosi sulla reale possibilità di farlo. In Italia vige la direzione verso il Salto ad Ostacoli, il Dressage (molto poco), la monta americana ed il fai da te... ma nessuno e dico NESSUNO ha evidenziato la reale volontà, forse per timore di perdere ciò che aveva, di cimentarsi nel recupero e diffusione dell'Arte Equestre che va dal Grisone in poi. Anche nell'Equitazione si vedono le mode o si segue un business, come la compravendita di cavalli, che ne determina la direzione, come nel caso dell'Equitazione di stampo ispanico che a parte alcuni elementi che si contano sulle punte delle dita di una sola mano, non esiste una efficace organizzazione in grado di effettivamente svilupparla.

E poi l'incontro con l'allevamento NAPOLETANO che tanta gioia ed emozione mi ha dato. A dare rilievo al nostro lavoro va certamente l'orientamento verso gli allevamenti italiani con particolare riferimento a quelli meridionali. Persani, Salernitani Napoletani e Murgesi devono raccogliere una grande eredità... ed io porterò avanti questa grande bandiera.



Allora giochiamo in casa... riprendiamoci ciò che era nostro, ciò che noi abbiamo diffuso in tutta Europa. Ovviamente il progetto è prestigioso, ma molto molto esclusivo. Con Verona ho visto in molti questo entusiasmo, ma un po' tutti avevano paura di esternare questo pensiero pensando di ferire la loro attuale appartenenza, vuoi nel mondo americano o in quello ispanico che a mio dire non va abbandonato. Il mio pensiero non è quello di andare "contro" una disciplina, ma "a favore" della mia; quella Rinascimentale.

L'umile spettacolo che siamo riusciti a dare a Verona con i miei grandi Cavalieri è stato molto appagante. Il messaggio pare sia stato recepito sia durante la nostra performance e sia durante la Conferenza della Fitetrec Ante in cui sono stato chiamato a relazionare ed a promuovere il mio Dipartimento. La sala era piena ed il messaggio è stato ben accettato da tutti. Ma la prova evidente è stata quella di incontrare molteplici professionisti in Fiera di cui non farò i nomi, che mi hanno fermato complimentandosi del lavoro svolto dalla mia squadra. A volte vai avanti nel lavoro senza avere feedback, senza sapere cosa gli altri ne pensano. Invece la comunità equestre ci sta guardando e di questo ne vado particolarmente fiero, nella speranza di non deludere loro nelle aspettative.

Dicevo della mia Squadra: ha lavorato tutti i giorni senza lamentarsi dei problemi, anzi risolvendoli all'istante, motivati e caricati da questa grande esperienza. A loro va tutto il mio ringraziamento.



La Fiera è un calderone in cui ci si mette dentro tutto: performance imperdibili, ma anche cavallari anonimi che danneggiano l'immagine che si sta cercando di ricreare. Ma appunto è una Fiera e c'è di tutto... e dobbiamo accettarlo. L'importante è continuare a lavorare con professionalità cercando di dare l'esempio. 

L'Italia ora ha bisogno di una rivalsa, anche solo nel mio piccolo, cercherò di darla in ambito Equestre... ma ho bisogno di professionisti che mi supportino. Io non sono nessuno... ma ho una grande voglia di vincere.

Un inchino a Verona, ed a tutti quelli che hanno lavorato affinchè potesse essere il successo quale è stato. Un ringraziamento speciale va alla Fitetrec Ante che crede giorno dopo giorno nel nostro lavoro ed a Maria Baleri senza la quale questa Verona, non avrebbe sale...


Roberto Cinquegrana
Responsabile di Dipartimento
Arte Equestre Rinascimentale
Fitetrec Ante










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